Il Galata, Museo del Mare di Genova, è il più grande museo marittimo del Mediterraneo a carattere innovativo e tecnologico. L’allestimento è stato aperto al pubblico nel 2004 e tra i servizi per favorire l’accessibilità dell’esposizione dispone di impianti ad induzione magnetica che facilitano la visita e la comprensibilità del luogo ai visitatori ipoudenti con apparecchi acustici.
I dispositivi di amplificazione del suono ad induzione magnetica appartengono alla famiglia delle tecnologie assistive, sono soluzioni di natura tecnica-gestionale volte all’eliminazione delle barriere di tipo comunicativo. Questi possono essere annoverati tra i sistemi per la comunicazione accessibile e sono in linea con la logica progettuale dell’Universal Design (Progettazione Universale). La “Comunicazione” secondo la Convenzione ONU comprende anche le modalità, i mezzi ed i formati comunicativi alternativi e accrescitivi, “comprese le tecnologie accessibili della comunicazione e dell’informazione”. Mentre l’Universal Design, ancorché finalizzato alla progettazione di prodotti, ambienti, programmi e servizi utilizzabili da tutte le persone, “non esclude dispositivi di ausilio per particolari gruppi di persone con disabilità ove siano necessari” (Convenzione ONU).
In questa direzione si colloca dunque il Museo Galata che dispone di impianti di amplificazione ad induzione magnetica, collocati lungo tutto il museo, che permettono alle persone con apparecchi acustici di non ricevere le interferenze acustiche. Presso il ricevimento sono a disposizione dei visitatori anche delle collane ad induzione magnetica da indossare per la visita con audioguida del Museo e del Nazario Sauro.
I dispositivi sono stati realizzati grazie all’impegno dell’ufficio Barriere Architettoniche del Comune di Genova e in collaborazione con l’Associazione Ligure Ipoudenti sulle ALI dell’udito Onlus.
Il museo dispone anche di altre soluzioni interessanti dal punto di vista della comunicazione come la guida multimediale per persone non vedenti. Si rimanda il lettore interessato a consultare il sito ufficiale del museo per approfondimenti.
Dal punto di vista più strettamente progettuale, per gli addetti ai lavori, è necessario essere sempre realistici e prevedere, ove possibile, una ridondanza di soluzioni, anche in fatto di comunicazione. Le esigenze di utilizzo possono essere molto diverse tra persone con limitazioni uditive. Le soluzioni vanno quindi ideate in una logica d’insieme, integrando più dispositivi e servizi: sistemi di amplificazione, sottotitoli e Lingua dei Segni (LIS).
In Italia sono ancora limitati, per numero e diffusione, gli esempi di amplificazione volti a facilitare l’intelligibilità del suono per chi ha un apparecchio acustico. In diversi Paesi europei, dalla Spagna alla Gran Bretagna, la loro diffusione non passa inosservata, dagli sportelli informativi al pubblico, ai musei, dagli ascensori ai taxi.
Il Museo Galata riveste dunque un estremo interesse nel panorama nazionale e dovrebbe essere annoverato tra le buone pratiche finalizzate alla comunicazione accessibile.
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