L’Atto Europeo di Accessibilità è una proposta di Direttiva, adottata dal Parlamento Europeo e attualmente in esame al Consiglio d’Europa. Il suo obiettivo è armonizzare le disposizioni amministrative, legislative e regolamentari degli Stati dell’Unione per quanto riguarda i requisiti di accessibilità di una serie di prodotti e servizi.
In questa fase è utile riepilogare le prospettive ed i risultati attesi, analizzandone alcuni contenuti, pur consapevoli del fatto che, a seguito della fase di consultazione, il testo potrebbe subire delle modifiche.
Storia
L’iter legislativo è stato avviato il 2 dicembre 2015 quando la Commissione Europea ha proposto al Parlamento Europeo e al Consiglio una Direttiva per un Atto Europeo di Accessibilità (EAA) “sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative ai requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi”. Ma già nel 2010 il documento era stato annunciato nella Strategia Europea sull’Accessibilità 2010-2020.
Un ulteriore stimolo a procedere viene fornito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata sia dall’Unione Europea che da diversi Stati Membri.
Il testo della proposta di Direttiva è stato approvato dal Parlamento Europeo nel settembre del 2017 ed è in fase di discussione in sede di Consiglio.
Obiettivi
Obiettivo della Direttiva è armonizzare le disposizioni amministrative, legislative e regolamentari degli Stati membri sui requisiti di accessibilità di determinati prodotti e servizi. Tra i beneficiari vi sono non solo le persone con disabilità, ma anche le persone con limitazioni funzionali “derivanti da altre minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali, dall’età avanzata, o da altre condizioni connesse alle prestazioni del corpo umano, permanenti o temporanee, che in interazione con varie barriere possono parimenti impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di uguaglianza con gli altri”.
Ambito di applicazione
L’Atto Europeo sull’Accessibilità ha un ambito di applicazione ben delineato. Si riporta una sintesi dei principali prodotti e servizi inclusi nella proposta, desuntia dal testo di orientamento generale sulla direttiva, raggiunto in sede di Consiglio EPSCO il 7 dicembre 2017.
Si rimanda il lettore al testo completo della proposta per ulteriori dettagli e approfondimenti.
Prodotti:
- sistemi hardware e sistemi operativi informatici generici per consumatori;
- apparecchiature terminali con capacità informatiche interattiveper consumatori;
- apparecchiature terminali con capacità informatiche interattiveper consumatori utilizzate per accedere a servizi di media audiovisivi;
- lettori di libri elettronici (e-reader);
- i seguenti terminali self-service destinati alla fornitura dei servizi contemplati dalla direttiva:
- sportelli automatici;
- terminali di pagamento;
- macchine per l’emissione di biglietti;
- terminali per il check-in utilizzati per la registrazione dei passeggeri nell’ambito di servizi
- di trasporto passeggeri;
- terminali self-service interattivi destinati alla fornitura di informazioni, a eccezione delle macchine installate come parti integranti di veicoli, aeromobili, navi o materiale rotabile.
Servizi forniti ai consumatori:
- servizi di comunicazione elettronica;
- servizi che forniscono accesso a servizi di media audiovisivi;
- libri elettronici (e-book) e software dedicati;
- commercio elettronico;
- servizi bancari per consumatori;
- i seguenti elementi relativi ai servizi di trasporto passeggeri aerei, su strada, ferroviari e per vie navigabili:
- siti web;
- servizi per dispositivi mobili, comprese le applicazioni;
- biglietti elettronici e servizi di biglietteria elettronica;
- fornitura di informazioni relative ai servizi di trasporto, comprese le informazioni di viaggio in tempo reale;
- terminali self-service interattivi situati nel territorio dell’Unione.
Criteri di accessibilità
L’Atto Europeo fissa obiettivi generali di accessibilità o meglio dei requisiti funzionali per l’accessibilità di prodotti e servizi. Esso definisce in cosa consiste l’accessibilità per un dato prodotto o servizio, in termini di prestazione, ma non spiega come metterla tecnicamente in pratica. Sarà compito dei singoli Stati Membri farlo, nel momento in cui metteranno mano ai regolamenti di applicazione della Direttiva, che peraltro si ispira ai criteri della Progettazione Universale (Universal Design).
Risultati attesi
Una Direttiva europea è un atto legislativo a tutti gli effetti, vincolante per gli Stati Membri, che fissa determinati obiettivi da raggiungere. Quando l’Atto entrerà in vigore i produttori e i fornitori di servizi potranno esportare prodotti e servizi conformi agli standard europei con maggiore facilità dato che le norme nazionali saranno armonizzate sulla base di criteri di accessibilità comuni.
Gli studi preparatori ci dicono che oggi la domanda di prodotti e servizi accessibili è in aumento come anche il numero di cittadini con limitazioni funzionali: in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione, si prevede che nel 2020 circa 120 milioni di persone nell’Unione Europea avranno una qualche forma di disabilità.
Ma i tempi per l’attuazione della Direttiva non sono immediati. Bisogna attendere la sua approvazione definitiva, quindi a partire dall’adozione gli Stati hanno due anni per emanare le disposizioni legislative e regolamentari necessarie ed altri quattro anni per applicarle.
Dato che il suo campo di applicazione interessa più settori è facile prevedere che vi saranno miglioramenti nell’accesso e nella fruizione di tecnologie, beni, prodotti e servizi con effetti su economia, commercio, cultura, turismo, trasporti e lavoro.
In conclusione l’approvazione di questo testo appare come un fatto di notevole portata, che avrà ricadute concrete sulla vita di tutti i cittadini dell’Unione Europea, con indubbi vantaggi di natura economica e sociale.