Collegarsi in rete e condividere metodi, esperienze e progetti sull’accessibilità affinché diventino buone pratiche è l’obiettivo di Barrier Free City for All (Città senza barriere per tutti) una rete di città europee volta a promuovere le politiche per un’accessibilità diffusa.
Si tratta più precisamente di un gruppo di lavoro di città che opera all’interno del forum Mobilità della rete europea Eurocities.
Il gruppo porta avanti una strategia indirizzata a comprendere e risolvere i problemi di accessibilità e inclusione nelle città, luoghi soggetti a fenomeni di espansione e trasformazione, fisica e demografica, dove sostenibilità ed accessibilità dovrebbero poter convergere verso strategie comuni.
Accessibilità e inclusione in agglomerati urbani complessi non possono essere ottenute con progetti puntuali, ancorché scollegati, senza una pianificazione e una vision a lungo termine che sappia coordinare interventi su edifici, spazi, infrastrutture, mobilità e servizi, incluse le nuove tecnologie delle Smart Cities.
Analizziamo più in dettaglio la rete Eurocities e il gruppo Barrier Free City for All.
Eurocities nasce nel 1986 per collegare in rete le principali città europee. I suoi membri sono eletti dai governi locali e municipali. Oggi sono oltre 140 le grandi città europee che vi fanno parte a cui si sommano oltre 45 città partner per un totale di 130 milioni di cittadini rappresentati e 39 paesi. In Eurocities ci sono sei forum tematici e diversi gruppi di lavoro, dove vengono realizzati progetti, attività ed eventi. Le città dispongono di una piattaforma web per condividere conoscenze e scambiare idee. La rete ha l’obiettivo di sollecitare ed influenzare le istituzioni dell’Unione Europea per rispondere ai problemi comuni che riguardano la vita quotidiana dei cittadini.
Barrier-free city for All è uno dei gruppi di lavoro che opera nel forum sulla Mobilità di Eurocities e collabora con la Commissione europea per l’attuazione della Strategia europea di sulla disabilità 2010-2020.
Istituito su iniziativa di Berlino, il gruppo riunisce le amministrazioni interessate a promuovere gli sviluppi per le “Città senza barriere” sotto un duplice profilo, teorico e pratico. Ma ciò che più conta è l’approccio culturale di fondo che punta ad evitare non solo che il tema prenda una connotazione negativa ma anche che i progettisti indirizzino i loro sforzi verso “soluzioni speciali”. Il gruppo vuole favorire invece lo sviluppo di una progettazione universale, quindi per tutti.
Barrier-free city for All è presieduto da Barbara Berninger, Capo della Divisione degli Affari Europei e Internazionali di Berlino, e si riunisce con cadenza semestrale per affrontare i diversi argomenti in agenda.
I focus per lo scambio di esperienze sono orientati su diversi temi come il Design for All nei processi di standardizzazione, l’Atto Europeo di Accessibilità, le soluzioni per l’Amministrazione digitale, la pianificazione, l’accessibilità degli spazi pubblici, dei trasporti, dei servizi e della comunicazione, come anche l’edilizia abitativa e le strategie di marketing.
Oltre allo scambio di esperienze e alla comprensione dei diversi problemi, sul tavolo di Barrier Free City for All vi è anche l’ipotesi di sviluppare un livello comune e degli standard condivisi di accessibilità in Europa.
Per comprendere meglio le ricadute e gli effetti concreti di questa attività di rete una chiave di lettura potrebbe essere quella di analizzare gli esiti del Premio Europeo Access City Award, la competizione organizzata dalla Commissione Europea insieme al Forum europeo sulla disabilità per premiare le città accessibili in Europa. Incrociando i dati si osserva che diverse città premiate o con menzione speciale fanno parte della rete Barrier-Free, come ad esempio Barcellona, Berlino, Tolosa, Lussemburgo e Stoccolma.
Per saperne di più sulle città della rete Eurocities e sulle città che aderiscono al gruppo Barrier Free City for All:
vai al sito web di Eurocities
vai alla pagina web di Barrier Free City for All