di Liliana Cardone
Pochi giorni fa il 3 dicembre 2016 è stata la ricorrenza della giornata internazionale dedicata alla disabilità. In tale occasione si sono svolte iniziative di carattere sociale, convegni per discutere le proposte per l’eliminazione delle barriere architettoniche, su quanto è stato realizzato e su quello che ancora è necessario intraprendere per i disabili motori, visivi, intellettivi, ecc.. ma poche iniziative riguardanti il superamento delle barriere della comunicazione.
Quali sono le difficoltà delle persone con problema di udito? Sono tante e diverse e spesso poco conosciute. Ultimamente sentiamo parlare molto della LIS (Lingua dei segni) che riguarda esclusivamente le persone non udenti, ma circola poca informazione sulle difficoltà di comunicazione delle persone ipoudenti, sull’utilità degli ausili acustici e di impianti cocleari per chi inizia a perdere l’udito, e sui pregi e limiti di questi preziosi strumenti di ascolto, sul loro funzionamento ed infine sulla tecnologia assistiva per il superamento delle barriere della comunicazione.
Per fortuna in questi ultimi anni anche la “tecnologia assistiva” ha fatto molti progressi. Oggi i nostri ausili acustici sono diventati digitali, cioè molto più sofisticati di quelli analogici e con la disponibilità di gestire l’ascolto secondo i nostri desideri sia con l’aiuto di un telecomando, del nostro smartphone o semplicemente toccando uno specifico interruttore che troviamo sul ns. ausilio acustico. L’unica cosa che non è cambiata e continua a restare tuttora all’interno di questi dispositivi elettronici è la bobina per telefono (chiamata T-coil) che utilizziamo spesso per parlare al telefono fisso oppure con l’aiuto del laccio magnetico quando usiamo il cellulare, oppure per ascoltare la musica preferita del ns. mp3, ipod, ecc…
Purtroppo ancora oggi questi ausili acustici sono poco conosciuti ed utilizzati da chi ha problemi di udito. Vuoi per vergogna, vuoi perché sono ritenuti poco estetici o perché sono dolorosi da usare!… Eppure provare non costa niente, ne và del nostro benessere psicofisico, aiutano a superare le difficoltà di ascolto, a non isolarsi e a cercare di condurre una vita normale come tutte le persone normoudenti. O altrimenti non utilizzandoli dopo qualche anno rischiamo anche di incorrere in gravi degenerazione neurologiche.
Tuttavia gli ausili acustici non sono sufficienti per superare tutti i problemi di ascolto. Ancora oggi chi ha una media-grave sordità e usa ausili acustici o impianti cocleari, potrebbe avere difficoltà a seguire una conferenza, una omelia durante la Santa Messa, a comunicare con il cellulare a causa delle interferenze, oppure ascoltare i programmi televisivi senza alzare molto il volume disturbando i vicini di casa, ecc..
Ed ecco che vengono in soccorso diversi dispositivi tecnologici che facilitano la comunicazione: l’impianto ad induzione magnetica, i sistemi a modulazione di frequenza, bluetooth, altri dispositivi simili al vecchio sistema “microlink”, ma più sofisticati, che oggi a secondo della marca degli ausili acustici che noi usiamo hanno nomi diversi con funzioni quasi simili e con una buona resa di ascolto.
Sicuramente ci saranno in futuro altre novità tecnologiche per facilitare la comunicazione per chi ha problemi di udito, ma a tutti deve essere dato la possibilità di scegliere il dispositivo che meglio risolve il suo problema.
Allora perché non provare?
Liliana Cardone, Presidente dell’Associazione Ligure Ipoudenti – sulle ALI dell’udito ONLUS
Lavora presso un ente pubblico. Ipoudente fin dall’età di sei anni. Conosce gli impianti ad induzione magnetica sin dal 1975 e lo ha fatto installare nella propria abitazione al fine di seguire i programmi televisivi, da qualunque punto della casa, senza difficoltà di ascolto.
Nel 2005, Insieme ad un gruppo di amiche normoudenti ed ipoudenti ha fondato l’Associazione Ligure Ipoudenti – sulle ALI dell’udito ONLUS allo scopo di portare a conoscenza delle persone ipoudenti, con o senza ausili acustici, della tecnologia sempre più all’avanguardia diffusa in Europa e che favorisce l’integrazione nella vita civile delle persone ipoudenti.
Sito web dell’Associazione: www.assoligureipoudenti.it